L’ORGANO
L'organo della chiesa confraternita dedicata a Santa Marta in Albiano è attribuito a Giovanni Michele Ramasco di Andorno, che lo costruì, come ordinato nel l’anno 1754 dal Comune di Albiano, per la chiesa parrocchiale di S. Martino.
Lo strumento fu, moto probabilmente, trasferito nell’attuale sede nel 1834.
Si legge una scritta a matita sui capitelli della facciata dello Strumento: “Ripulito l’anno 1888 Fratelli Mazzia e Auda”a destra e sul lato sinistro “Ripulito l’anno 1932 dall’organista Auda Angelo”.
Collocato in cantoria, sopra il portale d’ingresso, l’organo è racchiuso entro un elegante mobile dipinto a tempera blu e ornato di fregi intagliati.
Il prospetto, formato da 25 canne in stagno dell’ordine di otto piedi, distribuite a cuspide in tre campi (7+11+7);presenta bocche allineate, profilo piatto e labbri superiori a mitria.
La tastiera è posta in finestra sotto il prospetto, conta 50 tasti con estensione Do 1 -Fa 5 e prima ottava scavezza; i tasti diatonici sono ricoperti in ebano, con frontalino rivestito a chiocciola; i cromatici sono realizzati in ebano, lastronati d’osso.
La pedaliera è a leggio, conta 12 pedali (Do 1 -Si 1 ), ad ottava distesa, di probabile fattura Costantino Mazzia. Il Do 2 richiama un accessorio. E’ costantemente unita al manuale tramite fettucce di tela. Un pedalone laterale, con incastro e non originale, inserisce il Ripieno.
Le meccaniche sono del tipo tradizionale, con i tasti sospesi; presentano catenacci forgiati in ferro e legati in ferro su tavole d’abete.
I registri sono comandati da tredici manette sagomate a forma di “S”, poste su colonna a destra dell'organista. I cartellini sono abrasi e poco leggibili, manoscritti ad inchiostro nero con grafia ottocentesca.
Il somiere maggiore è del tipo detto a tiro, costruito in noce ed armato in ottone.
I ventilabri sono in abete, ad apertura frontale, numerati da + a 50.
La secreta è chiusa da due ante incernierate in basso, bloccate tramite naselli.
Il crivello è in legno, con bocche soprastanti.
Un somiere minore, posto sul fondo dello strumento, reca le canne lignee di basseria: 12 note cromatiche.
Tre mantici a cuneo, posti nel basamento e movibili tramite corde e carrucole, alimentano l’organo.