L’ingiustizia, il male e la sfortuna, pensano di aver vinto togliendoci il privilegio di averti fisicamente tra noi, caro Capo (come noi musici ti chiamiamo...).
Ma non è così: non è assolutamente così. Quando infatti si dedica tutta l’energia ogni giorno per creare qualcosa di bello, sano, utile alla comunità ed allo stesso tempo si cresce la famiglia e si aiuta il prossimo.. beh, l’opera creata nella vita terrena non solo continua ma cresce, portata avanti da quella stessa famiglia e da quella stessa comunità per cui si è stati un esempio.
Nessuna tristezza dunque, nessun dolore: semplicemente ci adeguiamo alla pochezza della vita terrena, quella meno pregiata, ma ci rinfranchiamo con il valore di quella spirituale, immensa, eterna, che niente e nessuno è in grado di privarci.
Da sempre sei la guida della nostra Associazione: sai capire quando occorre cambiare idea, quando occorre fermarsi o ripartire e soprattutto hai grande ingegno.
Tutto questo ha finora garantito il nostro successo, non solo musicale: se dopo oltre quarant’anni siamo tutti ancora qui insieme, beh possiamo dire che qualcosa ha proprio funzionato. E dopo un così lungo periodo di sacrifici che ti ha visto sempre in testa a creare ed organizzare, proprio oggi non vogliamo piangerti, ma festeggiarti ed onorarti, come si usa con le persone buone, educate, rette moralmente.
Ci siamo radunati per tirare le conclusioni di questa prima parte della tua vita, e per dirti che abbiamo aspettative ancora maggiori da te, ora che sei uno scalino più in alto, più vicino al Grande, Grandissimo Capo!
Ora ritroverai la tua amata mamma e con le vostre forze unite, sosterrete noi che siamo qui, più deboli di quanto invece voi ora siete. Rilassati un poco, guardando quello che hai creato e continuando allo stesso tempo ad indirizzarci sulla strada giusta.
Allora grazie per quanto hai fatto finora, e grazie per quanto continuerai a fare aiutandoci a stare insieme, a vivere in allegria, ma sempre attenti a lasciare qualcosa di utile per il prossimo dietro il nostro cammino, proprio come tu hai fatto.
Ciao Capo!
I tuoi amici della Banda Musicale Albianese e Amis d’Albian...
"Da piccolo con le costruzioni giocava,
il meccano usava e con il traforo si dilettava,
in spiaggia i castelli di sabbia faceva
ma la cosa non lo soddisfaceva.
Crescendo costruiva con legno, ferro e alluminio,
bei materiali davvero ma pesanti ed ingombranti
…e tanta attrezzatura si doveva adoperare per poterli modellare.
In Banda scoprì il polistirolo.
fu un amore a prima vista!
bello, bianco, leggero,verniciabile, riciclabile …
così tenero ma così tenero… che si taglia con un filo.
E prima con penna e righello
poi con computer e grande cervello
è partito da un semplice foglio per costruire questo grande vascello!"
(S.Cecila 2004)